L'Ambasciata a Bucarest, integrata con la presenza di un esperto giuridico, ha collaborato nei mesi scorsi sul piano operativo con l’Ufficio nazionale per il recupero dei beni italiano, presso il Ministero dell’Interno, sul tracciamento di beni criminali da sottoporre a sequestro per conto delle autorità romene. La collaborazione ha riguardato inoltre il recupero di somme derivanti dall’esecuzione di confische in Romania su beni aziendali e immobili sequestrati alla criminalità organizzata italiana, da destinare al Fondo Unico Giustizia FUG. Il 20 gennaio si è riunito un gruppo di lavoro bilaterale dedicato al rafforzamento delle attività di tracciamento, sequestro e confisca di beni. Sono stati posti a confronto il mandato dell'ANABI romena e quello dell'ANBSC italiana, i quadri normativi sul controllo e l'amministrazione giudiziaria, i modelli e la prassi di destinazione e uso dei beni confiscati. In tale contesto, da parte italiana è stata valorizzata la figura dell'amministratore giudiziario nell'ottica di assicurare continuità dell'attività aziendale e di salvaguardare l'occupazione, accompagnando il reinserimento dell'impresa in precedenza controllata dai gruppi criminali nel circuito dell'economia legale. È stata anche presentata l'innovativa soluzione adottata su impulso italiano in ambito Interpol che ha dato vita alla Silver Notice, strumento per tracciare su scala transnazionale i proventi illeciti della criminalità. Infine, la Guardia di Finanza ha presentato le nuove tecniche investigative per tracciare crypto-assets con l'impiego di strumenti satellitari anche a fini anti-riciclaggio. Il giorno dopo la delegazione italiana ha animato il convegno promosso dalla società civile romena sul riutilizzo sociale dei beni confiscati come strumento di crescita della consapevolezza nella lotta contro il crimine organizzato e di cittadinanza attiva.
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